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Lo yoga prenatale è una pratica fisica e respiratoria per le donne in gravidanza: aiuta a migliorare la respirazione e, per questo, aumenta l’ossigenazione del sangue materno al bambino, favorendo così il suo ottimale sviluppo.

Lo yoga prenatale consiste in movimenti e allungamenti semplici che rinforzano e rendono più elastica la muscolatura, molto sollecitata nei mesi che precedono il parto.

Durante questa seduta di yoga, si impara ad ascoltare il corpo e le emozioni, sentire il bebè e comunicare con lui, rilassarsi e accettare i cambiamenti del corpo.

Attraverso diverse posizioni che aiutano a lavorare sull’apertura dei fianchi ci si prepara al momento del parto, non solo fisicamente ma anche mentalmente, imparando a lasciar andare e portare la mente sul respiro, per imparare a gestire lo sforzo e a controllare il dolore.

Praticare yoga in gravidanza deve essere fatto tenendo conto dei cambiamenti che il corpo subisce nei vari trimestri: man mano che la pancia cresce, il suo peso va a gravare in modo sempre più importante sulla schiena, quindi, nell’eseguire le posizioni, è importante fare molta attenzione ad acquisire una postura corretta. Durante la fase di rilassamento finale in posizione sdraiata, soprattutto dopo il quarto mese, il peso della pancia sulla vena cava potrebbe rallentare il flusso del sangue al cuore, quindi è meglio preferire esercizi sul fianco e non con la schiena a terra, per non ridurre l’ossigenazione sia per la donna che per il bebè.

Durante i primi mesi di gravidanza è preferibile praticare asana in posizione in piedi che vanno a lavorare sulla muscolatura delle gambe e delle caviglie, mentre verso la fine della gravidanza, meglio concentrarsi su posizioni a terra e su esercizi di respirazione e concentrazione.